giovedì 28 maggio 2015

20 domande per Dana Frigerio di Blossom zine!

C'è una bellissima rivista gratuita online che circola in rete da un paio di anni: si tratta di Blossom zine. La conoscete?

N9 Summer 2015 Blossom zine http://issuu.com/blossomzine/docs/n9_summer_2015_blossom_zine?e=7602517/12747495  http://blossomzine.eu/

Blossom zine si occupa di fiori, di giardini, di botanica, e non solo: moda, arte, design, viaggi, ricette, tutto ciò che è cool&natural, che ha a che fare col mondo del verde e sa di fresco, di nuovo, di inesplorato.

                                  mediterranean garden http://issuu.com/blossomzine/docs/n6_autumn_2014_blossom_zine/17?e=7602517/8959169

Blossom zine è una rivista stagionale, ed esce quattro volte all'anno. Ogni numero contiene un inserto speciale incentrato su una delle località mondiali più affascinanti del momento: Singapore, Dubai, Lago di Como... ma anche EXPO 2015.
Consultare Blossom zine è facile, il blog di Dana mette a disposizione un breve tutorial per spiegare come affrontare la lettura di una rivista digitale. Se provate anche da soli, vi accorgerete che il formato digitale è abbastanza semplice e intuitivo da usufruire... e presto vi catturerà!
La direttrice di Blossom zine (o meglio la "direttora") è Dana Frigerio, già nota a molti per i suoi progetti di garden design; è anche autrice di e-book ("Decorare casa con le piante" e "Bali: parchi, piaceri e passioni"), blogger e collaboratrice di svariati magazine. Dinamica, vivace, intraprendente, gestisce da sola e con coraggio questa nuova rivista, coadiuvata da un gruppo di selezionatissimi esperti, blogger d'eccellenza e agronomi che le forniscono articoli e referenze fotografiche da alternare alle interviste che lei stessa propone a giardinieri, artisti e fotografi.
Ho sottoposto a Dana un questionario di Proust in versione ridotta e adattata al suo ruolo di direttrice. Gustatevi le sue risposte, vi stupiranno come la sua rivista! 

1 - Qual è la tua idea di giardino perfetto?

Non esiste!

Il giardino perfetto è quel giardino che ci piace e che ci rende felici, e questo dipende principalmente da come ci sentiamo noi in quel preciso momento, tanti sono i giardini perfetti e non necessariamente devono essere belli, ricchi e fioriti.



2 - Qual è il giardiniere storico o vivente che ammiri di più?

Il Master gardener Harry Dodson... chiiii?

Forse non tutti lo conoscono, ma divenne davvero famoso in Inghilterra per la sua comparsa nella bellissima serie di documentari Tv della BBC “The Victorian Kitchen Garden” negli anni ottanta. Assolutamente da vedere, divisa per mesi e ambientata nel Wiltshire. Una meraviglia.



3 - Qual è il tuo peggiore difetto?

Sono testarda.



4 - Qual è la più grande soddisfazione che si prova nel dirigere una rivista online?

La vera soddisfazione è avere la possibilità di conoscere e contattare tantissime persone; fino ad oggi, sui nove numeri di Blossom zine, i collaboratori sono stati centotrenta, non solo italiani, sparsi in tutto il mondo, con storie diverse e bellissime da raccontare.



5 - Qual è la più grande difficoltà nel dirigere una rivista online?

I tempi ! Non sempre mi piace dover fare il “generale” e rincorrere autori ed articoli, ma le scadenze sono importantissime e qualcuno lo deve fare!



6 - In quale giardino sei stata più felice?

In effetti in tanti, per esempio sia in quelli che sanno raccontarti la storia del loro proprietario, sia in quelli che ho visto e ammirato al Chelsea Flower Show che sono temporanei ed effimeri.



7 - Se ti dovessi reincarnare, in quale pianta lo faresti?

Difficile dirlo, mi piacciono molto gli alberi da frutto, il melocotogno Cydonia oblonga, per esempio, per il portamento, per la fioritura e per i frutti di colore giallo oro intenso, asimmetrici e maliformi; ma anche l'albero dei kaki Diospyros kaki, che con i suoi frutti arancioni mi rallegra sempre in autunno.



8 - Quale pianta che possiedi per te è la più preziosa?

Una bellissima e profumatissima pianta di Edgeworthia chrysantha, è molto vecchia, penso che abbia almeno sessant'anni, le sono molto affezionata perchè mi ricorda mia nonna. Ogni anni aspetto con ansia la sua fioritura e il suo profumo inebriante e delicato, un sogno.



9 - Quali cose non ti piacciono in un giardino?

La pacciamatura nelle aiuole e nelle bordure miste fatta con la corteccia! Preferisco mille volte le erbacce infestanti alla base delle piante, che creano un tocco naturale all'insieme.



10 - Qual è il tuo motto?

“La cura per la noia è la curiosità. Non ci sono cure per la curiosità”  Dorothy Parker.
                                     http://issuu.com/blossomzine/docs/n6_autumn_2014_blossom_zine/13?e=7602517/8959169

Potrete incontrare Dana allo stand di Blossom zine alla prossima edizione di Orticolario 2015. Cliccate qui per visionare l'archivio dei numeri passati di Blossom zine che potreste esservi persi!!!

martedì 19 maggio 2015

Buon Gardening! Quando il giardinaggio è un successo editoriale.

Mettete una donna genovese che, ancora molto giovane, anni fa lascia la Milano dove lavora per la moda per seguire il marito in provincia di Savona. Mettete la riscoperta di una Liguria ricca di bellissimi giardini ma soprattutto di tradizioni agricole e culinarie affascinanti. Mettete poi la recente espansione delle piattaforme che permettono di sviluppare a chiunque un proprio blog per raccontare a tutto il mondo passioni ed esperienze personali. Vi viene in mente niente? La signora in questione è Simonetta Chiarugi, il suo blog Aboutgarden.


Negli anni, il gusto e il talento artistico di Simonetta si sono sposati felicemente all'amore per piante e fiori, fino ad attirare l'attenzione di numerose riviste, e persino di una emittente televisiva, QVC, per la quale la blogger ligure ha condotto alcune pillole dedicate al giardinaggio. Da lì, il trampolino verso l'editoria -quella importante, Mondadori Electa- è subito inforcato a piè pari, e il 17 marzo è uscito nelle librerie di tutta Italia Buon Gardening!, il volume che raccoglie le idee e le lezioni di Simonetta sul giardinaggio e il piccolo craft, per chi ha un angolo di verde e ama la natura.



Il libro sta vendendo moltissimo, e in epoca di crisi economica è un successo estremamente significativo. Simonetta è attualmente coinvolta in un tour promozionale che la sta portando in giro dalla Liguria al Piemonte al Veneto a Roma, ovunque la invitino e valga la pena di andare. Si sono già avvicendate incursioni televisive e radiofoniche, un'intervista su Iodonna e recensioni su La Repubblica. Un riscontro di cui non è facile trovare tanti precedenti simili, per quanto riguarda l'editoria giardinesca italiana.

La Chiarugi è amatissima dai suoi lettori, signore affezionate al blog si presentano agli incontri per farsi firmare le loro copie del libro, o lo regalano alle amiche. Una copia ce l'ho anch'io, e credo di poter dire con una certa sicurezza che si tratta della prima venduta in provincia di Verona...
Quando ho saputo che Simonetta sarebbe stata alla manifestazione Piazza da Schio in fiore, a Costozza di Longare, in provincia di Vicenza, mi sono precipitata per un saluto e per un autografo.


L'evento è alla sua ventesima edizione è stato allestito nella bellissima cornice del giardino all'inglese di Villa Trento Carli. Molti gli stand dedicati alle più belle rose che si possano trovare in commercio. E poi oggetti di prezioso artigianato, decori per il giardino, clematidi e piante insolite, anche un venditore di eccentriche stoffe indiane (vedere foto sopra). Tra i più interessanti, lo stand che vendeva vasi per orchidee fatti a mano, in ceramica, arricchiti da charms personalizzabili.


All'ombra di uno spettacolare filadelfo pieno di corolle bianche e di profumo, Simonetta ha raccontato della genesi del suo libro e di come vi ha raccolto i suoi consigli e disegni più belli (foto e acquarelli sono suoi). Ramo di alloro alla mano, ha mostrato come preparare uno dei progetti di cui ha scritto: la coroncina di foglie di alloro. Uno show gardening, come lo chiama lei. Sulla falsa riga degli show cooking, per capirsi.
Con una naturalezza che le viene da un carattere sincero e aperto, ha snocciolato aneddoti sul suo graduale approccio al mondo dei giardini davanti a un piccolo pubblico attento e curioso. Ha svelato il suo sogno di quest'estate (visitare alcuni dei più celebri giardini inglesi) e della sua passione per lo sciroppo di rosa, che cucina da sola dopo essersi fatta dare, tempo fa, una antica ricetta, e dopo aver rintracciato una rosa centifolia profumatissima, la 'Reine de centifeuille', di cui ha scoperto solo di recente, e rocambolescamente, il nome.
A sentirla raccontare ci si rende conto che Simonetta ha ancora moltissimo da offrire, e ci viene da chiederci cosa combinerà di spettacolare in futuro. In tanto ha raggiunto un grande merito: far appassionare una marea di lettori, partendo dalle piccole cose, al giardinaggio e ai piaceri che il coltivare un'aiuola può portare.






sabato 9 maggio 2015

Orticola in blu

Sembra che i cappelli delle signore alla tradizionale inaugurazione di Orticola, giovedì sera, fossero per la maggior parte ispirati al colore blu: venerdì mattina ne ho avvistato ancora "uno" aggirarsi tra gli stand, ed effettivamente confermava questa tendenza (un po' sul viola, ma vabbè).

Come sempre, tantissimi e di qualità gli espositori presenti, con una varietà di piante che va dalle più diffuse alle più inusuali, per ogni gusto e per ogni tasca. La manifestazione milanese, rodata da anni, ha confermato la sua attenzione per la bellezza delle ambientazioni e la ricercatezza delle proposte. C'è chi vede in questa consuetudine però anche un limite di Orticola, poco propensa a innovarsi e troppo impegnata a celebrare se stessa e le sue abitudini: la fascia di pubblico benestante non è più giovanissima, così come quella dei suoi organizzatori, ma quello che veramente è il problema primario è che Orticola sembra crogiolarsi troppo nei ricordi di un passato italiano economicamente felice che non c'è più, in un mondo che ora è molto più "grande" di trent'anni fa, e che, nel settore del vivaismo, si è aperto a scenari ben più vasti e globali.





Eppure Orticola, oltre a Masino e poche altre manifestazioni italiane ben affermate, rimane una grossa, grassa occasione per incontrare specialissimi professionisti del verde e coltissimi amanti del giardinaggio e dell'universo vegetale. Se la scelta ormai trita degli espositori può non piacere, a me personalemente poco rileva; mi lasciano più perplessa i giardini proposti a margine dell'evento, che sembrano sempre capitati tra i viali per sbaglio. Preferirei piccoli spazi con finalità semplicemente decorativa, e non illustrativa; crearli concedendo loro tutta l'originalità che si vuole, per carità, ma senza intento didascalico, perchè in questi ristrettissimi spazi svagati suona un po' fuori luogo.



Tanti vasetti sono ovviamente tornati a casa con me, e una pianta-cameo di questo post vuole confermare la "tendenza blu" di Orticola con le sue sfumature sorprendentemente azzurre.

Eriophorum viridi-carinatum
Grande ammirazione tra i più fini esperti ha generato la vista di questa piantina, una piccola erbacea proveniente dalle torbiere acide della tundra antartica. La sua caratteristica decorativa saliente sono i semi, prodotti in pennacchi piumosi per essere dispersi dal vento. Presente anche con pennacchi scuri. In vendita presso lo stand di Vispi & Co. e di Central Park di Mario Mariani.
Carex grayi
Simpatica graminacea dal fogliame sottile, verde brillante, produce curiose sfere stellate. Terreno fresco e umido in posizione mezz'ombra. Da Vispi & Co.
Corydalis 'Blue Dragon'
Dal vivaio Central Park di Mario Mariani, una piccola perenne azzurra dal fiore a sperone, parente della più nota Colombina, questa però dai fiori di un delicato colore rosa.
Alta al massimo una trentina di centimetri, ama terreni umiferi, freschi e ben drenati. Da mezz'ombra. Mariani ci fa notare che ha foglie con venature violacee: molto belle quando rispuntano, a fine inverno. La sua "cugina" Corydalis flexuosa, sempre in vendita da Mariani, è un po' più alta, colore celeste, foglie interamente verdi chiare.