giovedì 21 luglio 2016

Capo Verde: fiori sulla sabbia


A giugno scegliamo come meta vacanziera Capo Verde, e scopro che non è un'unica isola europea, ma un arcipelago africano di dieci isole. Mi informo sulla presenza in loco di giardini, trovo un orto botanico a Boa Vista. Il nostro villaggio turistico però è sull'isola di Sal, su cui pare non ci sia nulla di notevole da visitare per chi ama le piante. Poco male, penso, tutto il mondo è un immenso giardino, e non serve essere Gilles Clément per affermarlo. Qualcosa da vedere troverò sempre.

Miraggi all'orizzonte
Succede così che il primo giorno di vacanza scendo in spiaggia, e mi guardo intorno: l'isola è proprio un pezzetto di Africa tormentato dal sole e lambito da un vento continuo, piacevole però, che rende il clima vivibile. Piante poche, brutte, piegate dalle correnti d'aria e dall'arsura, trascurate dall'essere umano. Ma tra le dune qualcosa brilla, e sono dei magnifici fiori di un giallo scintillante che spuntano dalla sabbia come asparagi. Un amico botanico mi ha suggerito il suo probabile nome scientifico: Cistanche deserticola.

Non conosco il nome scientifico di quest'altra pianta, che apre piccoli fiori rosa sempre sulla sabbia e che, dall'aspetto succulento, parrebbe un Sedum. Magari qualche lettore saprà dirci di più:

Vi saluto con qualche cartolina capoverdiana:

Una delle saline dell'Ilha do Sal (il nome dell'isola viene dal sale che vi si produce).
Al largo delle spiagge rocciose, fuori dai circuiti alberghieri, alcune zone sono abitate dagli innocui squali-limone.

Buracona, nella cui grotta si può ammirare un curioso fenomeno di rifrazione per cui, sul fondale, è visibile un "occhio azzurro".

Quel che sono riuscita a fotografare dell'occhio azzurro di Buracona.
Una scena dal mercato del pesce di Santa Maria.

sabato 9 luglio 2016

Ronzone, un roseto... al fresco


Sebbene un'amica paesaggista mi abbia fatto sapere che esiste in Alto Adige (grazie anche a Vera per la precisazione) anche il roseto di Uhrerhof, di recente sono venuta a conoscenza del roseto di Ronzone, considerato il roseto più alto (come quota) d'Europa.
Domenica scorsa, in occasione della prima edizione del suo mercatino estivo, vi ho fatto una visita. E ho ricevuto conferma che è bello ritrovare le fioriture che presso i propri climi sono scomparse per il caldo -le rose nel nord Italia adesso sono solo un ricordo, a parte qualche rifioritura: ritrovarle a Ronzone è stato un modo di raddoppiare la primavera.




Il roseto di Ronzone è molto recente, aperto nel 2012 grazie a un'idea del progettista Francesco Decembrini, e conta 500 tra specie e varietà di rose. Il giardino non è grandissimo, ma è accuratamente diviso in settori (ben 33) ognuno dedicato a una tematica botanica, attentamente illustrata da insegne e cartellini. Tutto il perimetro del giardino è percorso da una splendida pergola lunga 400 metri di rose rampicanti e clematidi. Un giardino di rose senza pergola sarebbe incompleto, e qui non l'hanno dimenticato.


Il progetto è un po' ambizioso, perchè vuole collocare una collezione di rose a una altitudine inusuale, ma non impossibile. Un modo per valorizzare il territorio della Val di Non, per rilanciarne turismo e commercio, affidandosi al fascino dei fiori più amati e più versatili.
Rose botaniche, ibridi, damascene, bourbon, galliche, inglesi, rambler, ground cover (tappezzanti), rugose, cinesi... e poi rose di uno stesso colore (rosso, bianco, giallo, rosa...), rose delle Alpi, ibridi di Moschata, ad alberello, ad alberello piangenti. Ci vorrebbero più visite per ammirarle e studiarsele tutte. 




Ottima l'idea di presentare i rosai in abbinamento con erbacee perenni: l'effetto estetico ne trae giovamento, in quanto si è evitata la tradizionale pacciamatura; il giardino appare più movimentato (certe collezioni di rose sono talvolta noiose da percorrere), e i giardinieri appassionati possono imparare e verificare coi propri occhi come realizzare aiuole che mettano in risalto le "regine dei fiori" con il giusto "corteo" di piante accompagnatrici.


Al centro del giardino è stata ritagliata una piazzetta circolare, in cui possono trovare spazio incontri, piccoli concerti, o mercatini, come quello di domenica. L'ingresso è a pagamento, con un piccolo prezzo (attualmente euro 3). Alle casse viene consegnata una guida al giardino pratica e ricca di informazioni sulla storia delle rose presenti, da conservare anche dopo la visita.


http://www.giardinodellarosa.it/index.php/it/